Macchina per scrivere Olivetti Studio 42: storia e valore

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  • Macchina per scrivere Olivetti Studio 42 - Hispano Olivetti Studio 46 : storia e valore

    La Olivetti Studio 42 è una delle macchine per scrivere più iconiche e innovative nella storia della dattilografia.
    Progettata e lanciata nel 1935, rappresenta un punto di svolta per l’azienda Olivetti.
    La Olivetti Studio 42 o Hispano Olivetti Studio 46, modello prodotto in Spagna, è sicuramente tra le 10 macchine da scrivere Olivetti più rare e costose.

    Olivetti Studio 42

    Progettata e lanciata nel 1935, rappresenta un punto di svolta per l’azienda Olivetti, unendo l'abilità ingegneristica di Ottavio Luzzati e il design innovativo di architetti e artisti di spicco come Luigi Figini, Gino Pollini e Xanti Schawinsky.
    La Studio 42 non solo ha definito un nuovo standard per le macchine semi-standard, ma ha anche segnato un'evoluzione estetica e funzionale nell'ambito delle macchine per scrivere.
    Analizzando le sue caratteristiche, le versioni prodotte e la sua eredità culturale, emerge un quadro ricco e complesso di un prodotto che ha influenzato non solo l'industria, ma anche la vita di numerosi intellettuali e professionisti.

    Il contesto storico e la nascita del progetto:
    Negli anni '30, Olivetti era già un leader nel campo delle macchine per scrivere professionali e portatili, ma con questo nuovo modello, l'azienda mirava a colmare il vuoto tra questi due segmenti di mercato.
    L'obiettivo era di creare una macchina semi-standard che potesse essere utilizzata sia negli uffici per compiti non intensivi sia da professionisti e privati, come liberi professionisti e intellettuali, che necessitavano di un dispositivo affidabile e relativamente compatto.

    La progettazione durò circa tre anni e coinvolse un gruppo eterogeneo di esperti.
    Ottavio Luzzati si occupò della parte meccanica, mentre il design estetico fu affidato a Figini e Pollini, impegnati in quegli anni nella realizzazione del complesso industriale italiano, e al pittore Xanti Schawinsky, che contribuì a rendere la macchina esteticamente gradevole e moderna.
    La fusione di ingegneria e arte fu un tratto distintivo della produzione di questa macchina, e non fece eccezione.

    Caratteristiche tecniche:
    Questo modello si distingue per la sua solidità costruttiva e per l'equilibrio tra dimensioni ridotte e prestazioni elevate.
    Si tratta di una macchina manuale semi-standard, con una tastiera QZERTY tipica delle macchine italiane.
    La tastiera presenta 43 tasti che, combinati con le maiuscole, danno accesso a 86 segni.
    Oltre ai tasti di scrittura, la tastiera include una barra spaziatrice, due tasti per le maiuscole, un tasto di fissamaiuscole, il tasto di ritorno e il tasto di tabulazione.

    Uno degli aspetti più curiosi della tastiera è la mancanza dei tasti numerici "1" e "0".
    Questo potrebbe sembrare bizzarro ai giorni nostri, ma all'epoca era piuttosto comune per le macchine da scrivere: il numero "1" veniva sostituito dalla lettera minuscola "l", mentre il numero "0" era ottenuto digitando la "O" maiuscola.
    La disposizione compatta e semplificata della tastiera rispondeva all’esigenza di ridurre le dimensioni della macchina senza comprometterne la funzionalità.

    Olivetti Studio 42

    La macchina utilizza un nastro in tessuto inchiostrato di 13 mm, con la possibilità di cambiare il colore del nastro tramite una levetta posta a destra della tastiera.
    Inoltre, è dotata di un incolonnatore e di tre posizioni di interlinea più una posizione di zero, che permettono di regolare la spaziatura delle righe.

    Scarica il manuale della macchina per scrivere Olivetti Studio 42 per scoprire tutte le specifiche tecniche, istruzioni d'uso e dettagli sul funzionamento:

    Dal punto di vista costruttivo, la macchina presenta una carrozzeria in metallo verniciato, con diverse colorazioni disponibili.
    Oltre al classico nero lucido, i modelli erano prodotti in una gamma di colori che includeva rosso, azzurro, blu, verde, grigio, beige, avorio e marrone, rendendo questo modello non solo funzionale ma anche un oggetto di design industriale.
    Il peso della macchina, circa 12 kg, e le sue dimensioni la collocavano tra una macchina da ufficio standard e una portatile, con la possibilità di essere trasportata grazie a una valigetta in legno o pelle, dotata di una maniglia per il trasporto.

    Caratteristica Descrizione
    Tipo di macchina Macchina per scrivere portatile
    Anno di produzione 1935-1952 (prima e seconda serie)
    Peso Circa 6,8 kg
    Dimensioni 29 cm x 32 cm x 13 cm
    Materiale della scocca Metallo, con fianchetti cromati (prima serie) e senza fianchetti cromati (seconda serie)
    Tastiera QWERTY o AZERTY a seconda del mercato
    Nastro Nastro di inchiostro bicolore (rosso/nero)
    Caratteri per linea 42 caratteri
    Tabulatore Presente solo nella versione standard, assente nella versione Simplex
    Copertura Custodia rigida con maniglia per il trasporto
    Colori esistenti Nero lucido, nero goffrato, rosso, azzurro, blu, verde, grigio, beige, avorio, marrone

    Versioni Olivetti Studio 42 prodotte:
    Questa macchina fu prodotta in diverse versioni dal 1935 al 1952, con lievi modifiche estetiche e funzionali che ne migliorarono progressivamente le prestazioni.
    La prima serie era caratterizzata dalla presenza di due fianchetti cromati sul retro del carrello, che vennero eliminati nelle serie successive.
    Un’altra versione, denominata Simplex, eliminava l'incolonnatore e il cambio colore del nastro, semplificando ulteriormente la macchina.

    Esiste anche una versione prodotta dalla Hispano Olivetti in Spagna, conosciuta come Studio 46, che non va confusa con un altro modello omonimo prodotto nel 1974 dalla Olivetti stessa.
    La versione prodotta in Spagna era praticamente identica, ma con alcune differenze minori dovute alla localizzazione della produzione.
    Tra queste differenze, si segnala la possibilità di trovare il tasto del tabulatore dello stesso colore della carrozzeria.

    Dove si trova il numero di matricola Olivetti Studio 42:
    Il numero di matricola della Olivetti Studio 42 si trova generalmente nella parte inferiore della macchina per scrivere, inciso su una piccola piastra metallica.
    In alcuni modelli, può essere presente anche sul lato interno del carrello.
    Questo numero è essenziale per identificare l'anno di produzione e la serie specifica della macchina.
    Nel caso della versione Hispano Olivetti Studio 46, la posizione del numero di matricola rimane simile, rendendolo facilmente identificabile per verificare l'autenticità e l'anno di fabbricazione.

    Matricola Olivetti Studio 42

    Olivetti Studio 42 - Prima serie:
    Le macchine per scrivere Olivetti Studio 42 prima serie (con fianchetti cromati) hanno i seguenti numeri di matricola:

    Olivetti Studio 42 prima serie
    Anno Matricola
    1935-1936 Da 501001 a 505000

    Olivetti Studio 42 - Seconda serie Simplex:
    Le macchine per scrivere Olivetti Studio 42 seconda serie (senza fianchetti cromati) hanno i seguenti numeri di matricola:


    Olivetti Studio 42 simplex
    Anno Matricola
    1937-1940 Da 505001 a 530000
    1941-1945 Da 530001 a 590000
    1946-1952 Da 590001 a 695000

    Sono stati ritrovati alcuni modelli, assemblati in Gran Bretagna nel 1952 che presentano matricole superiori ad 800000.

    Hispano Olivetti Studio 46:
    Le macchine per scrivere Hispano Olivetti Studio 46, prodotte in Spagna, hanno i seguenti numeri di matricola:


    Olivetti Studio 46
    Anno Matricola
    1936-1940 Da 100001 a 120000
    1941-1945 Da 120001 a 140000
    1946-1950 Da 140001 a 160000

    Utilizzo e diffusione:
    Grazie alla sua versatilità e al suo design funzionale, divenne rapidamente popolare tra una vasta gamma di utenti, dai professionisti agli intellettuali.
    Una delle figure più celebri ad utilizzare questa macchina fu Papa Pio XII, che la usava regolarmente per scrivere i suoi discorsi e documenti.
    Esiste una famosa fotografia che ritrae il Pontefice mentre scrive su un modello appositamente realizzato per lui da Olivetti.

    Papa Pio XII e Olivetti Studio 42

    Anche l'intellettuale italiano Umberto Saba utilizzava questo modello per scrivere le sue opere letterarie, tra cui il celebre Canzoniere.
    La macchina da scrivere di Saba è oggi esposta nella Libreria Antiquaria Saba a Trieste, a testimonianza del legame affettivo che lo scrittore aveva con questo strumento.

    Olivetti Studio Saba

    La diffusione non si limitò solo all'Italia, ma si estese anche a livello internazionale, consolidando la reputazione di Olivetti come azienda leader nel settore della produzione di macchine per scrivere.

    Eredità culturale e tecnologica:
    Questa macchina rappresenta un simbolo del progresso tecnologico e del design industriale italiano degli anni '30 e '40.
    Con la sua combinazione di funzionalità e stile, è diventata un oggetto di culto per collezionisti e appassionati di macchine da scrivere.
    Inoltre, il coinvolgimento di artisti e architetti nella progettazione della macchina ha segnato un importante passo avanti nell’integrazione tra arte e industria, un tratto distintivo della filosofia di Adriano Olivetti.

    Nel corso degli anni, questo modello ha mantenuto la sua rilevanza anche grazie alla qualità costruttiva e alla sua longevità.
    Ancora oggi, molti esemplari sono perfettamente funzionanti e vengono utilizzati da scrittori, artisti e appassionati di macchine da scrivere vintage.

    Il valore di una Olivetti Studio 42 varia in base a diversi fattori come lo stato di conservazione, la presenza di accessori originali e la rarità della versione.
    Le versioni più ricercate sono quelle della prima serie, caratterizzate dai fianchetti cromati, che le rendono particolarmente apprezzate dai collezionisti.
    Il valore per macchine in ottimo stato e funzionanti può variare tra i 200 e i 500 €, ma per una valutazione precisa è consigliabile rivolgersi a esperti del settore o consultare aste specializzate.
    Anche il colore influisce sul valore, con le macchine in colori particolari come il rosso o l'azzurro che tendono a essere più ricercate.

    Su eBay è possibile trovarne alcune anche sotto i 200 €, come la seguente Hispano Olivetti Studio 46, al modico prezzo di 150 € con custodia: Olivetti Studio 42 Spagnola eBay

    Insomma, la Olivetti Studio 42 non è solo una macchina per scrivere, ma un pezzo di storia industriale e culturale che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama del design e della tecnologia del XX secolo.
    La sua eredità perdura ancora oggi, come testimoniano le numerose collezioni museali e l'affetto di chi continua a utilizzare questo strumento con la stessa passione e dedizione dei suoi celebri utilizzatori del passato.

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